Capovalle, tipico paese di alta montagna (933 mt), è adagiato in una conca delimitata da una corona di monti da cui spiccano le cime di Stino e Manos. Gli effetti della notevole altitudine sono tuttavia mitigati dalla felice posizione geografica di questo territorio sito a cavallo dei grandi laghi di Garda e di Idro che esercitano i loro benefici influssi sul clima locale anche durante i mesi invernali. La mitezza dell'aria e l'ottima posizione naturale rendono oggi Capovalle un luogo turisticamente assai ambito: da questo "tetto" della Val Sabbia facili sono gli accessi sia alla palpitante vita dei laghi che alle intatte solitudini delle montagne bresciane e trentine.

Note

Il giro è senz' altro impegnativo, richiede quindi un buon allenamento, sia per le salite da affrontare che per la lunghezza del percorso.

Il percorso di poco meno di 100 kilometri presenta un dislivello di 1700 metri, è consigliabile affrontare questo percorso in giorni festivi onde evitare il traffico dei giorni lavorativi.

La salita che porta al Colle Sant'Eusebio è nella prima parte da considerarsi pedalabile e caratterizzata da un costante falsopiano,  gli ultimi tre kilometri (dopo Vallio Terme 430 slm) sono invece piuttosto duri con pendenze che toccano il 13%, in prossimità di Colle Sant'Eusebio la strada apre scenari panoramici molto belli, dominando le terre che sovrastano il Lago di Garda, giunti al Colle la strada continua a salire per circa due kilometri ma è solo un leggero falsopiano.

La salita piu impegnativa è quella che da Vestone porta a Sella Cavacca, fino a Treviso Bresciano la pendenza si mantiene attorno al 5%  6%, mentre da Treviso Bresciano fino a Sella Cavacca (1112 slm) le pendenze salgono oltre il 7%, la strada da Treviso Bresciano a Sella Cavacca si caratterizza per la pendenza e per il fatto di essere così stretta da non sembrare una provinciale, bensì una strada di campagna. Dopo il passo Cavacca si giunge al passo Cavallina della Fobbia (vi è un ristorante sulla sinistra con indicazione del passo) e quì inizia la discesa, molto caratteristico il passaggio sotto l' arco di un santuario costruito a ridosso della montagna, quando finisce la discesa attenzione alla contropendenza abbastanza improvvisa e severa anche se per solo 1,5 km che finisce al Passo di S.Rocco dove inizia la discesa verso la Valvestino. Superati i saliscendi che contornano il Lago di Valvestino, a Navazzo inizia la lunga discesa che porta a Gargnano, 8 kilometri caratterizzati da scenari panoramici meravigliosi sopra il Lago di Garda.

Concludendo, il percorso oltre ad essere impegnativo atleticamente merita la fatica fatta grazie agli splendidi scenari panoramici in tratti di strada liberi dal traffico.